Web 1.0
Il Web 3.0 è l’ultima evoluzione del Web. La sua prima versione era il Web 1.0 e permetteva agli utenti la sola visualizzazione dei contenuti, senza alcuna possibilità di interazione.
Era una comunicazione dall’alto verso il basso: gli utenti di Internet non erano tutti sullo stesso piano ed erano pochi quelli che potevano interagire attivamente e proporre contenuti.
Solitamente era utilizzato in modo attivo solamente dalle grosse aziende per mettere dei prodotti in vendita.
Il vero problema di questa prima versione era la massima centralizzazione di essa, senza comunicazione tra modificatori del web e normali utenti.
Il Web era simile ad un catalogo di siti Web, con i quali non si poteva interagire ma solo guardare.
Non era un luogo, come oggi, dove le persone possono trovarsi per comunicare a distanza, era più che altro una semplice lista di Aziende con i loro “volantini digitali”.
Le funzioni che esistevano infatti non erano così rivoluzionarie, e nessuno si poteva immaginare cosa sarebbe diventato internet negli anni successivi.
Vi consiglio di guardare questa parte di intervista del 1995 riguardo al Web tra Bill Gates e David Letterman.
Quello che questo video trasmette è importantissimo e fa capire come la tecnologia può evolversi in modo inaspettato e anche quanto possa essere importante mantenere la mente aperta ai cambiamenti.
Quindi non possiamo sapere se adesso tutte le evoluzioni del Web 3.0, NFT e Criptovalute in particolare, siano incredibili e paragonabili a quello che abbiamo visto nel video, però c’è una possibilità che lo siano.
Parlo del Web 1.0 in modo più approfondito nell’articolo dedicato: Il web 1.0: l’antenato dell’Internet di oggi.
Web 2.0
Con la seconda versione proprio questa interazione aumentò notevolmente.
Portando tutte quelle applicazioni online che permettono alle persone di interagire tra di loro e con le aziende: per esempio i social network e i blog.
Instagram, YouTube, Facebook, Google, permettono all’utenza di postare liberamente e di produrre contenuti con il web, interagendo appunto anche con aziende attraverso pubblicità o sponsorizzazioni.
Il Web 2.o apre quindi una nuova frontiera di guadagno: ogni contenuto divenne gratuito per l’utente e questo rese internet un luogo accessibile a chiunque, ma soprattutto permise a ogni creator, anche non esperto, di guadagnare attraverso la produzione di contenuti, poi “sfruttati” dalle aziende attraverso la pubblicità.
Questo sistema, composto da affiliazioni, advertising e sponsorizzazioni creò sul web un nuovo tipo di capitalismo: fu una rivoluzione incredibile perché permise alle aziende, ai creatori e agli utenti di raggiungere una soluzione vincente per tutti.
Se vuoi leggere l’articolo sui motori di ricerca clicca qui.
La tecnologia del Web 2.o appena descritta è quella che ci portiamo avanti ancora oggi, e nonostante non sembri assolutamente superata, stiamo già assistendo alla nascita del cosiddetto Web 3.0.
Vi consiglio di guardare il Film “The Social Network” che mostra come è stato creato il primo Social Network, Facebook.
Chiaramente essendo un Film e non un Documentario il processo è descritto non in modo preciso e a scopo di intrattenimento, ma è comunque molto interessante da vedere.
Web 3.0: quali sono le grandi novità
Il Web 3.0 è ancora in piena espansione e sono moltissime le evoluzioni che potrà avere, ma sicuramente verteranno su una maggiore decentralizzazione del web.
Prima di analizzare ogni suo possibile sfocio, dobbiamo capire in generale tutte le sue sfaccettature.
- Intelligenza Artificiale
- Machine Learning
- Internet delle cose
- Blockchain e Criptovalute
- NFT
- Metaverso
- Smart Contract
- Dapps
Tutte queste diramazioni tecnologiche sono evoluzioni del vecchio Web dinamico: alcune esistono già da anni mentre altre stanno arrivando adesso, ma sono tutte successive al Web 2.0.
Esse fanno parte del processo evolutivo del Web 3.0, che ho soprannominato “Web 3D“.
Web 3D perché oltre al metaverso e l’internet delle cose, anche le altre tecnologie aumentano il rapporto tra l’utente e Internet, ed è come se si stesse andando a creare un unico mondo di unione tra questi due.
La trasformazione del web in un Database è il percorso evolutivo più significativo: in parole povere consiste nel renderlo accessibile da molte più applicazioni, non solo browser, permettendo a chiunque di possedere un “pezzo” di Web.
Questo si collega alla vera anima del web 3.0: cioè quella di eliminare ulteriormente la barriera tra azienda e consumatore, unendo i due poli. Tutti potranno creare e tutti potranno vendere.
È un processo che è iniziato con il Web 1.0 e che con il passare del tempo sta aumentando sempre di più: Internet sta diventando sempre più decentralizzato.
Tutti i principali miglioramenti che il Web ha avuto dalla sua creazione fino ad oggi hanno reso gli utenti uguali uno all’altro, eliminando la barriera presente nel primo Internet.
Questa evoluzione apre un nuovo capitolo del business online. Tante nuove possibilità di guadagno, oltre a grandi novità anche dal punto di vista tecnologico.
Può essere una grande possibilità per molti creatori di contenuti che riusciranno a staccarsi da una piattaforma che limita la loro libertà di espressione, riuscendo a guadagnare online da indipendenti.
Uno degli scopi della Decentralizzazione è quello di dare più libertà agli individui, di esprimere la loro creatività senza limiti imposti.
Si vuole portare l’utente più vicino al web, attraverso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, in modo da interagire più umanamente con esso.
Questo cambiamento potrebbe portare anche ad alcuni problemi, come la sovrapposizione del Metaverso al mondo reale, che può essere sia una cosa positiva che negativa.
Nell’articolo a riguardo il Metaverso linkato sopra, parlo di come questa tecnologia potrebbe portare anche ad aspetti negativi per l’essere umano.
Perché la velocità dell’evoluzione tecnologica sta crescendo esponenzialmente e potrebbe sfuggirci di mano.
Sarà possibile una ricerca molto più intelligente, con il Web 3.0 che riuscirà ad attribuire un significato alle frasi e alle parole, sempre grazie all’evoluzione dell’AI (artificial intelligence).
Riuscirà a collegare più documenti e informazioni tra loro, e questa è la definizione di web semantico.
Insieme al Metaverso sono arrivati gli NFT che serviranno principalmente come metodo di certificazione per qualsiasi oggetto o possedimento digitale. Con un utilizzo anche differente da quello attuale che è principalmente artistico.
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Intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale nel web 3.0 sarà utilizzata nella ricerca intelligente: attraverso una comprensione dei contenuti da parte del web invece di una semplice categorizzazione.
Sarà in grado di capire ciò che l’utente vuole non solo attraverso parole chiave ma perché riuscirà a comprendere cosa sta cercando.
Questo permetterà al Web di fornire all’utente che effettua una ricerca un servizio di qualità molto maggiore.
Invece di proporre una serie di risultati sul motore di ricerca, sarà in grado di comprenderli e di utilizzarli per costruire un prodotto ancora più completo e valido, ma soprattutto pertinente al 100% con la specifica ricerca.
È quello che accennavo prima, il web semantico. Inoltre potrebbe essere sfruttata per aumentare l’interazione nel metaverso con figure virtuali (tipo NPC) programmate con una propria AI, utilizzando anche il machine learning.
Esempi di Intelligenza Artificiale
Gli esempi più famosi sull’applicazione dell’intelligenza artificiale nei servizi che utilizziamo sono:
- Assistenti vocali (Google, Alexa, Siri,…)
- Guida Autonoma (Tesla)
- Algoritmi per capire cosa ci interessa (Amazon, Netflix, Google,…)
Machine Learning
Il Machine Learning fa parte dell’Intelligenza Artificiale e si occupa di creare dei sistemi che riescano ad apprendere e a migliorare col tempo.
In pratica un funzionamento simile all’essere umano, così intelligenti da riuscire ad elaborare i dati per migliorare le loro prestazioni.
È un tipo di tecnologia molto avanzata e che ormai si tende a usare quasi sempre, praticamente tutti i sistemi di Intelligenza Artificiale la usano.
Dal punto di vista del programmatore questo avviene grazie all’utilizzo di probabilità e statistiche, che servono agli algoritmi utilizzati a capire ogni volta quale sia la soluzione migliore attraverso l’analisi dei dati.
Così come l’intelligenza artificiale in generale, il Machine Learning può semplificare la nostra vita e soprattuto il lavoro aziendale, perché permette di lavorare su grandi quantità di dati molto più facilmente.
Internet delle cose
L’Internet of things (IOT) è la definizione al processo del web 3.0 di fusione tra i due mondi: il Metaverso (quello virtuale) e il mondo reale.
In parole povere è il processo che porta tutti gli oggetti di uso comune ad essere interconnessi tra di loro grazie ad internet.
Come per esempio gli assistenti virtuali (google home/amazon echo) che possono connettersi a lampadine, televisori e altri oggetti in casa, creando appunto un ecosistema connesso grazie al web.
Tutti questi oggetti su chiamano Smart Object e sono in grado di interagire tra di loro.
Più avanti nel futuro gli oggetti virtuali e reali si potranno unire con un legame ancora più stretto.
Grazie all’utilizzo di una tecnologia simile alle stampanti 3d ma molto più evoluta, sarà possibile scaricare il progetto di un oggetto da internet e produrlo in pochi minuti.
Il progetto verrà letto ed eseguito dalla stampante che lo creerà per noi, evitando spreco di tempo per andarlo a comprare e riducendo enormemente la spesa di produzione.
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Esempi Internet delle Cose
Esempi dell’Internet delle cose sono tutti gli oggetti Smart che ci circondano. Ormai qualsiasi oggetto esiste anche Smart, adesso che questa tecnologia si sta espandendo.
Per esempio:
- Lampadina smart
- Presa di corrente smart
- Macchina smart
- Televisore smart
Tutti questi oggetti sono già utilizzati da qualche anno e sono in grado di comunicare tra loro, si possono comandare dal cellulare, e hanno altre funzioni Intelligenti.
Blockchain e Criptovalute
In questi mesi stiamo vivendo l’esplosione di tante tecnologie che saranno fondamentali in questo nuovo web: come le criptovalute, gli nft o il metaverso.
Esse collegate alla Blockchain.
Grazie alla Blockchain il web sarà più decentralizzato e permetterà agli utenti di avere una maggior privacy, grazie alla crittografia.
Se volete investire sulle Criptovalute potete farlo attraverso un PAC, trovate la mia guida qui.
Le criptovalute sono attualmente l’applicazione più nota di utilizzo di questa tecnologia, nonostante nell’ultimo periodo stiano prendendo piede gli NFT.
Sempre più aziende stanno mostrando interesse verso le Crypto, nonostante la maggior parte delle persone non abbiano ancora fiducia in esse. Sia Meta, che Apple, Tesla o Nike, hanno mostrato di essere a favore di questa rivoluzione.
Per quanto riguarda il Web 3.0, esse sono molto importanti ma forse lo è ancora di più la Blockchain.
Sicuramente darà spazio a molte opportunità, soprattutto dal punto di vista della sicurezza digitale.
Se vuoi conoscere i migliori metodi per investire in Blockchain, leggi il mio articolo a riguardo: Blockchain Investire: I migliori 6 metodi
Le Criptovalute
In un Web 3.0, dove non si usa Internet ma lo si vive dall’interno, come se fosse un nuovo mondo virtuale, le criptovalute saranno sicuramente il metodo utilizzato per i pagamenti.
Senza inoltrarci nei pro e contro di questa tecnologia, quello che è certo è che nel Metaverso si userà una valuta virtuale.
Ovviamente non possiamo sapere ora quale sarà la criptovaluta più utilizzata nel Web 3.0, anche perché, essendo un mondo in forte espansione, potrebbe non essere ancora nata. Ma il mondo delle Criptovalute in generale ne beneficerà.
Sai che puoi creare facilmente una Criptovaluta? Come creare una crypto in 10 minuti: Tutorial completo
Uno dei motivi principali per cui saranno le Crypto ad essere utilizzate è il semplice fatto che servirà, nel mondo virtuale, un metodo per certificare che si possieda una qualsiasi bene digitale. E di questo si occuperanno gli NFT.
Esempi di Blockchain e Criptovalute
Le Criptovalute sono ormai utilizzate come asset di investimento da molte banche e uomini d’affari di tutto il mondo, ma l’impiego più importante è quello di El Salvador.
Nel paese infatti il Bitcoin è diventata una valuta a corso legale, questo significa che può essere utilizzato per comprare qualsiasi cosa, perché chiunque è obbligato ad accettarlo.
La Blockchain ha invece uno spettro molto più ampio, e come tecnologia è già usata da tante aziende per rendere le proprie tecnologie digitali più sicure.
Nel Metaverso, a differenza del mondo reale, senza una certificazione di possesso sarebbe impossibile capire il proprietario di un certo oggetto, per questo si utilizzano e si utilizzeranno gli NFT.
Anch’essi sotto tecnologia Blockchain e strettamente legati al mondo delle Criptovalute, sono lo strumento utilizzato per certificare un possesso virtuale.
Sarebbe impossibile altrimenti riconoscere la differenza tra un’immagine originale e il suo screenshot. Grazie alla tecnologia NFT e alla Blockchain, nel web 3.0 si potrà creare un vero e proprio mercato digitale, sia artistico che non.
Come qualsiasi invenzione appena diviene famosa, gli NFT sono in questo momento sopravvalutati da alcuni e non compresi da altri.
Inoltre per il momento sono conosciuti solo per il loro utilizzo artistico, grazie ad Opensea.
Il loro spettro di utilizzo è però molto più ampio di quello che si possa pensare: presto questa tecnologia sarà utilizzata per ogni possedimento digitale.
Anche Nike si sta muovendo in questo mondo e recentemente ha creato uno store su un mondo virtuale dal quale si possono acquistare scarpe virtuali (NFT), chiamato NikeLand. Questo a testimonianza di quanto sta diventando importante questa nuova evoluzione del Web.
Ogni transazione è registrata nella Blockchain, quindi sarà sempre possibile capire a chi appartiene un bene virtuale.
Molti stimano che il mercato degli NFT possa addirittura superare il mercato delle Criptovalute.
Il Metaverso
Meta, il re-branding di Facebook, ha lo scopo di creare un Metaverso rivoluzionando i social media per come li conosciamo.
Non è detto che sia proprio Meta l’azienda che creerà il miglior progetto Metaverso, ma sicuramente è l’inizio di quello che potrà rappresentare il Web 3.0: immersivo, intelligente e con un rapporto utente-utente invece che azienda-consumatore.
Dopo Meta arriveranno tante nuove start-up e idee inerenti a questo mondo virtuale. Proprio perché è tutta l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni che ha portato alla possibilità di realizzare questo.
Anche se può sembrare una moda momentanea perchè ultimamente se ne parla molto, in realtà sono anni di evoluzione e progresso nel mercato tecnologico e informatico che hanno portato a ciò. Tutti questi miglioramenti adesso possono permettere la sua creazione. Che sarà molto di più di quello che oggi si possa pensare.
Se vuoi saperne di più sul Metaverso, clicca qui.
Cosa sono gli Smart Contract
Gli Smart Contract non sono una scoperta recente, ma con la tecnologia Blockchain hanno espresso il loro vero potenziale. Essi sono da intendere come dei “contratti ad evento“, perché la maggior parte delle volte vengono utilizzati come funzione if-then: “se succede una determinata cosa o se alla scadenza di qualcosa, allora parte il pagamento”.
La loro vera potenzialità è uscita con la Blockchain proprio perché, essendo decentralizzata, uno dei suoi punti di forza è proprio quello che funziona senza alcun controllo o decisione da parte dell’essere umano.
Era necessario un sistema che riuscisse a verificare al 100% il possedimento di qualcosa e che fosse affidabile. La Blockchain nasce anche per questo: una tecnologia pubblica che non può ingannare o essere ingannata.
Vi faccio un esempio: una compagnia di assicurazione sui viaggi vi rimborsa il biglietto del traghetto se ritarda di più di 3h.
Allora grazie ad uno smart contract, senza dover chiamare l’assistenza per chiedere il rimborso e senza doversi basare sulla scelta di altre persone, il sistema verificherà il possesso del proprio biglietto, il ritardo del traghetto, e vi manderà un rimborso automaticamente.
Anche gli smart contract fanno parte del web 3.o.
Le DApps, applicazioni decentralizzate, si appoggiano sulla tecnologia Blockchain e sul loro network. Questo li permette di essere resistenti, perché non saranno gestite da server centralizzati, immutabili, perché i creatori non potranno avere né il possesso né potere decisionale della piattaforma una volta creata e lanciata, e inoltre permetterà agli utenti di possedere i propri dati personali. Usando un servizio centralizzato i vostri dati personali entrano in possesso della piattaforma, con le DApps no.
Esistono già Exchange decentralizzati (Idex, Bancor, …), giochi (CryptoKitties, EOS Knight, …) e piattaforme di advertising ma anche tanto altro.
Hai mai sentito parlare dl Web 4.0? Web 4.0: tutta la verità sulla sua esistenza