Euro, Dollaro e Yen hanno un grosso problema. Riesci ad indovinare quale?
Indizio: riguarda proprio la Supply (moneta offerta).
Il problema è che la loro offerta di moneta è praticamente infinita.
Hai capito bene: infiniti Euro, infiniti Dollari e infiniti Yen.
O meglio, tendono ad infinito.
Infatti, da quando sono nate, la loro fornitura non ha fatto che aumentare. Stampano, stampano e stampano ancora.
Ti faccio un’altra domanda: che valore ha un bene infinito? Alla fine del paragrafo scoprirai la risposta corretta.
Prima ti voglio mostrare un dato significativo riguardo il nostro potere d’acquisto nel corso del tempo.
Leggi bene: 1.000€ nel 1861 varrebbero 9.337.747€ nel 2014.
Più di 9 milioni di Euro.
Ovviamente 150 anni fa non esisteva l’Euro. Il calcolo è stato adattato anche al cambio valuta, utilizzando l’indice dei prezzi.
Questo grafico non è da prendere alla lettera, ma ci mostra chiaramente la variazione del nostro potere d’acquisto.
È il momento di darti la risposta alla domanda di prima.
Che valore ha un bene infinito?
Zero, nessun valore.
Quindi un bene che viene stampato in continuazione avrà un valore in calo nel tempo.
E questo non me lo sto inventando io, ce lo dice anche la storia.
Ogni moneta si è sempre inflazionata con il passare del tempo.
Escluse quelle che sono state legate al valore di un bene non infinito, come l’oro.
Hai capito l’importanza della Supply nella valuta che utilizziamo?
Le Criptovalute sono limitate.
E non solo, sono il bene più limitato di tutti.
Anni fa era l’oro che veniva considerato il “bene rifugio” per eccellenza, essendo molto raro. E anche oggi rimane un’ottima opzione.
Ma non è il bene più limitato. Perché sì, la fornitura dell’oro cresce ad un ritmo lento, ma le Criptovalute non crescono proprio.
Quali benefici porta questa caratteristica? E quali lati negativi ha?
Nei prossimi paragrafi ti darò la risposta a questi interrogativi.
PS: Con “Criptovalute” mi riferisco principalmente a Bitcoin.
Partiamo dall’inizio, ovvero dalla creazione di Bitcoin.
Satoshi Nakamoto, ovvero il creatore di Bitcoin, ha deciso di costruire Bitcoin come un asset da capitalizzazione limitata (Hard Cap si dice), ponendo questo limite a 21 milioni.
Ma quali sono i motivi dietro questa scelta?
L’intero sistema è stato bilanciato in modo tale da (a parità di richiesta) accrescere il valore dell’Asset nel tempo.
Ho specificato “a parità di richiesta” perché il valore di un bene raro viene solitamente descritto attraverso un grafico di domanda e offerta. E quindi?
Quindi se la domanda cala, anche con un’offerta in diminuzione, il prezzo del bene può scendere lo stesso.
C’è un grafico molto utilizzato che prova a ipotizzare il prezzo futuro di beni “scarsi“.
Ho scritto beni “scarsi” quando in realtà non è proprio così. Il modello di cui sto parlando si chiama Stock to Flow (S2F) e viene applicato a beni con un offerta molto minore in rapporto a quella già presente.
Quindi questi beni, come l’oro, possono anche essere presenti in grandi quantità. Ma sono caratterizzati dal fatto che, annualmente o mensilmente, vengono prodotti con un ritmo scarso.
Abbiamo detto che esisteranno solamente 21 milioni di Bitcoin. Questa soglia verrà raggiunta indicativamente nel 2140.
Attualmente sono in circolazione circa 19 milioni di Bitcoin ma vengono minati con un ritmo pari a 0,7 milioni ogni anno. Questo ritmo viene dimezzato ogni 4 anni.
Ecco cosa intendevo con ritmo scarso. In rapporto al totale ciò che ogni anno viene messo in circolazione è poco rilevante.
Ma questo grafico predittivo funziona?
Per il momento sembra aver fatto il suo lavoro.
Come puoi notare il valore di Bitcoin non si discosta mai di molto dalla linea predittiva. E torna sempre a incrociarla.
Questo grafico però non tiene particolarmente in considerazione la domanda del bene, che è comunque fondamentale.
Se si dovessero verificare importarti salti nella domanda, sia in positivo che in negativo, il prezzo si potrebbe discostare dallo S2F.
– Quando analizzi una Criptovaluta differente da Bitcoin stai attento perché potrebbe attuare una politica monetaria differente.
Voglio concludere questo paragrafo con una domanda:
Se è meglio che la Supply sia limitata, perché non smettono di stampare banconote?
La risposta alla domanda delle domande
“Se è meglio che la Supply sia limitata, perché non smettono di stampare banconote?”
Questa è una domanda che potrebbe sorgere spontanea a questo punto.
Per riuscire a risponderti al meglio, devo spiegarti prima queste due cose:
- il ruolo di Bitcoin
- il ruolo dell’Euro
Qualè il vero ruolo di Bitcoin?
In molti pensano che sia quello di utilizzarlo come moneta per scambi quotidiani. Quindi come vero e proprio sostituto dell’Euro.
In realtà questo non dovrebbe essere il reale utilizzo di Bitcoin. Anche se è stato creato un servizio Layer 2 che permette di utilizzarlo anche in queste situazioni: il Lighting Network.
Allora come andrebbe usato Bitcoin?
Andrebbe usato più che altro come bene rifugio, come Asset da detenere per mantenere i propri soldi al sicuro dall’inflazione.
O anche per grossi scambi di denaro.
È come se fosse un oro ancora più deflazionistico e decisamente più facile da spostare.
Già dovresti aver capito che è ben diverso dall’Euro.
Qual’è invece il ruolo dell’Euro?
Questo credo che tu lo sappia già.
Scambiare valore di qualsiasi tipo. Grossi scambi e piccoli scambi, non importa.
Spesso lo stato prende la decisione di creare altra moneta da distribuire attraverso incentivi.
Questo viene fatto per garantire l’avanzamento dell’economia anche in momenti di crisi, come è accaduto dopo il Covid.
Un’operazione di questo tipo complica la Supply della valuta, causando un successivo aumento dell’inflazione. Che fa perdere potere d’acquisto alle persone, quindi praticamente fa perdere soldi.
E alla fine è come se il bonus e gli incentivi si fossero azzerati da soli.
Quindi è utile quello che fanno? O dovrebbero trovare un’altra soluzione?
Per rispondere correttamente a questa domanda servirebbe interrogare un bravo economista (anche se spesso gli economisti si contraddicono tra di loro).
Ma non possiamo dire che la scelta sia completamente sbagliata. Quello che si dovrebbe fare è più che altro porre la maggior parte dal patrimonio su Asset differenti da monete di stato.
Bene, abbiamo definito i due ruoli precisi che devono avere.
Adesso possiamo delineare gli errori che vengono commessi quotidianamente nel loro utilizzo da quasi tutte le persone.
Euro e Bitcoin: vengono usati male
È possibile che miliardi di persone si comportino nel modo sbagliato?
Continua a leggere e ti darai la risposta da solo.
Abbiamo detto che l’Euro, per le sue caratteristiche, andrebbe utilizzato solo per scambiare valore quotidianamente.
Quindi piccoli scambi di poca rilevanza.
Proprio perché la politica monetaria che viene utilizzata con le valute di stato (FIAT) non è adatta alla “conservazione” per lassi di tempo prolungati.
Invece la maggior parte delle persone nel mondo detiene tutti i propri risparmi in Euro, Dollaro o una qualsiasi valuta di stato.
E allo stesso tempo in molti criticano Bitcoin perché pensano che esso debba essere utilizzato quotidianamente.
Si può, ma non è quello il principale utilizzo.
Dopo tutte le caratteristiche descritte di Bitcoin, credo tu abbia già capito che va utilizzato per conservare i prorpi risparmi. Non per comprare un caffè.
E questa è la differenza principale tra le due valute.
Esistono però diversi tipi di Supply nel mondo delle Crypto.
Non esiste una sola Supply
Nel mondo Crypto ci sono molti termini nuovi, difficili da comprendere all’inizio (PS: ho scritto un articolo apposta: Terminologia Crypto), e alcuni di questi riguardano la Supply.
Cos’è la Supply te l’ho già spiegato, ma ne esistono tre tipologie:
- Total Supply
- Circulating Supply
- Maximum Supply
Non ti preoccupare, non sono termini difficili da capire dopo quello che ti ho spiegato lungo questo articolo.
Total Supply
La Total Supply è il numero di Criptovalute che sono in circolazione (comprese quelle bloccate e riservate), quindi che sono già state estratte, meno tutte le monete bruciate o distrutte.
Si, se non lo sai si può anche ridurre in numero di monete, non solo diminuire la velocità di crescita. Ma questo è tutto un’altro argomento.
Se sei interessato ad esplorarlo ti lascio il link di un articolo valido: Cos’è il Burning di Criptovalute.
Circulating Supply
La Circulating Supply è il numero totale di monete in circolazione che sono disponibili pubblicamente. Quindi non comprende le Crypto bloccate e riservate che sono comprese nella Total.
In pratica sono tutte quelle che possono circolare sul mercato, come dice il nome.
Maximum Supply
La Maximum Supply è la somma di tutte le Crypto che verranno mai generate.
La fornitura massima che una determinata Criptovaluta può raggiungere.
Conclusione
Questa guida sulla Supply Crypto è giunta al termine.
Adesso non distinguerai più i diversi tipi di Supply Crypto, e potrai spiegare perché Bitcoin ha una Supply limitata.
Se questa guida ti è piaciuta lascia un commento qui sotto e condividila con qualcuno a cui potrebbe essere utile!
A presto 🙂