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Analisi Tecnica di un Grafico|Guida Base al Trading

Hai mai visto un grafico a barre di una qualsiasi azione o crypto?

Candele, medie, trendline e volumi possono creare confusione se non ne hai mai visto uno.

Apri un qualsiasi grafico. Sicuramente non è difficile notare l’andamento del prezzo, ma tutto il resto?

L’Analisi Tecnica di Grafici Finanziari è ricchissima di indicatori, funzioni, medie  e soprattuto teorie differenti. 

Non si può dire sicuramente che sia una scienza: alcuni sostengono che una tecnica sia migliore, alcuni un’altra. 

Non possiamo sapere per certo quale sia la tecnica corretta. E siamo sommersi da dati.

Se non hai familiarità con lo studio dei dati questa guida fa per te. L’analisi tecnica riguarda proprio quello, è l’insieme di migliaia di funzioni che analizzano i dati provando a prevedere il futuro.

Ma tutto questo è possibile? O è solo una fregatura?

Bella domanda. Alcuni la sostengono e altri no.

La mia risposta è: funziona, ma devi essere veramente bravo e in grado di crearti una tua tecnica testata più volte.

Ci sono un’infinità di tools che puoi utilizzare quando analizzi i grafici, e ne puoi creare anche te. Questo da la possibilità a chiunque di avere in mano le chiavi del successo. Ma bisogna saperle usare.

Per diventare un Trader di successo dovrai conoscere tutti gli indicatori principali e dovrai essere in grado di comprendere in autonomia anche gli strumenti secondari. 

Un esperto non è colui che conosce qualsiasi nozione di un determinato argomento, ma colui che riesce a comprendere ogni ramo del suo mondo. 

Quindi tranquillo, non dovrai studiare migliaia di indicatori differenti, ma per comprendere bene questa materia dovrai comunque passare ore e ore a praticarla.

Il mio compito in questa Guida sarà quello di mostrarti la punta dell’Iceberg di quello che è il Trading, raccontandoti i principali strumenti utilizzati.

Introduzione all'Analisi Tecnica

L’Analisi Tecnica si basa su tre premesse principali:

  • Il mercato sconta tutto
  • I prezzi si muovono dentro trend
  • La storia si ripete

La prima affermazione riassume il fatto che agli analisti non interessano gli eventi esterni che possono influenzarne il prezzo, poiché è già tutto dentro il grafico. Il grafico stesso contiene già tutto quello di cui abbiamo bisogno.

La seconda affermazione è fondamentale e tutta l’analisi che vedremo la dà per scontata. È sempre più probabile che un trend continui il suo andamento piuttosto che lo inverta, quindi finché non ci sono segnali di inversione è destinato a proseguire.

“La storia si ripete” è un’affermazione che riguarda la psicologia umana, molto connessa all’analisi dei prezzi. L’uomo e il suo modo di ragionare tendono a non cambiare, quindi studiando i prezzi passati possiamo intuire i movimenti futuri.

L’Analisi Tecnica può essere applicata a diversi tipi di lassi temporali, infatti esistono diverse strategie di Trading:

  • Scalping, con operazioni nell’ordine dei minuti
  • IntraDay, chiudendo ogni operazione in giornata
  • Day Trading (Swing), con lasso temporale di 24h
  • Di posizione, aprono posizioni di lungo periodo (a differenza di investitori a lungo termine, il timing conta)

Com'è fatto un grafico

Ci sono diversi tipi di grafico ma quello più utilizzato è il candlestick, quindi il grafico a candele.

Dal grafico possiamo trarre: prezzo massimo, minimo, di apertura e di chiusura.

foto grafico 2

Le barre nella parte bassa del grafico rappresentano il volume per ogni candela.

foto grafico 3

I Fondamentali

Il mercato può salire o scendere e ha due Trend principali: Rialzista e Ribassista. La fase in cui il mercato lateralizza è una fase intermedia comunque interna al trend principale in atto.

Ti faccio un esempio

Esempio grafico 1

Il prezzo nella zona evidenziata era in una fase di lateralizzazione, ma essa viene compresa all’interno del trend principale che era in atto, chiaramente ribassista.

Poi possiamo dividere i trend per importanza: abbiamo il trend primario (lungo anche qualche anno), il trend secondario (correzioni del trend primario) e il trend minore (fluttuazioni di mercato).

Il Trend principale possiamo inoltre dividerlo in fasi di: accumulazione, partecipazione pubblica e distribuzione.

La fase di accumulazione è la fase dopo il ribasso di un prezzo, quando gli investitori informati entrano nel mercato, la fase di partecipazione pubblica è quando il prezzo sale a seguito dell’arrivo della massa e la fase di distribuzione è quella nella quale i primi investitori iniziano ad uscire dal mercato, distribuendo i titoli ai nuovi arrivati.

Da tenere a mente

  • Gli indici devono concordare tra di loro, non basta l’analisi di un singolo indice per agire sul grafico. È lo studio da più punti di vista che, quando da ogni prospettiva otteniamo lo stesso risultato, deve portarci ad operare.
  • Il volume è importante e serve a confermare che un trend sia valido. Quando notiamo un andamento deciso di prezzo, ma scarico di volumi, qualcosa non va.
  • Un trend continua finché non ci sono evidenti segnali di inversione. Ma non è facile riconoscerli.

I Trend di mercato

Tutta l’analisi tecnica, come ho accennato prima, si basa sul monitorare e analizzare Trend di mercato.

Ovviamente un trend non sarà una linea retta ma, come hai visto anche prima, il mercato è caratterizzato da oscillazioni continue. Il Trend è identificato dai massimi e dai minimi. Massimi e minimi sempre maggiori, trend rialzista. Massimi e minimi sempre minori, trend ribassista.

Quindi, come possiamo studiare l’andamento di un Trend

Utilizziamo i primi strumenti a nostra disposizione: supporti e resistenze, che si basano solo sul prezzo.

Supporti, resistenze e Trendline

Ti ho spiegato come l’andamento dei trend di mercato si vede dall’analisi di massimi e minimi, che utilizziamo per tracciare supporti e resistenze.

I minimi sono i punti nei quali il prezzo rimbalza, e vengono chiamati supporti. È quindi una zona di prezzo che sostiene il trend. I massimi sono i punti nel quale il prezzo “sbatte“, e vengono chiamati resistenze. È una zona di prezzo che non si riesce a superare.

Questi livelli di prezzo ci sono utili a capire quando il trend può proseguire e quando si rischia un’inversione. Infatti la perdita di uno di questi livelli può essere un segnale di inversione di trend.

Ma come ti ho detto prima i Trend tendono a proseguire, quindi in concomitanza di questi livelli critici si “scommette” che il prezzo rimbalzi o sbatta e il trend prosegua.

Quando si perdono le aree di interesse si chiudono le posizioni aperte prima.

Inoltre quando uno di questi livelli viene superato i ruoli si scambiano: la precedente resistenza farà da supporto e viceversa.

Solitamente come supporti e resistenze si intendono delle linee orizzontali, ma possono essere anche oblique e in questo caso prendono il nome di Trendline. Esse sono praticamente l’unione di più livelli di supporto o di resistenza.

Può capitare di identificare due trendline parallele: una di supporto e una di resistenza. In quel caso avremmo trovato un canale discendente o ascendente dove il prezzo oscilla.
Può essere ottima per aprire e chiudere nuove posizioni sui tocchi delle linee.

foto grafico 4

Questo è un esempio perfetto.
La trendline che faceva da resistenza al prezzo, una volta superata, ho fatto da supporto.

Come vedi tracciare queste linee ci aiuta a comprendere meglio il trend di mercato.

Le formazioni di inversione di Trend

La principale difficoltà nel riconoscere queste strutture grafiche è distinguerle dalle strutture di continuazione.
Alle quali sono molto simili. 

La differenza è che una fase di inversione ci prepara ad un cambiamento di trend, mentre quella di continuazione è solo una pausa, dopo la quale continua il trend in atto.

L’utilità di queste strutture è proprio la possibilità di riconoscere quando ancora sono in atto, in modo da trarne profitto.

Le figure più comuni sono:

  • Testa e Spalle
  • Doppio o Triplo massimo / minimo
  • Fondo a U e Spikes

Il volume può aiutarci molto. Sia nella distinzione da altre figure che nell’analisi della validità del movimento.

Come prima cosa stiliamo una serie di fattori comuni da tenere a mente quando si parla di questo tipo di formazioni:

  • Il primo segnale di inversione di trend è sempre la rottura di una Trendline
  • Più è ampia e duratura la formazione, più sarà potente il successivo movimento
  • Solitamente le formazione di Top (inversione durante un Trend a rialzo) sono molto più veloci delle formazioni di Bottom (inversione durante un Trend a ribasso).

Formazione "Testa e Spalle"

Parto subito col mostrarti di cosa si tratta. Vederlo prima graficamente ti aiuterà a comprendere meglio di cosa stiamo parlando.

guida trading testa e spalle

È la formazione più importante, anche perché la maggior parte delle figure di inversione sono variazioni di questa. Esiste anche in senso invertito per formazioni di Bottom, in quel caso si chiama “Testa e Spalle Inverso“.

Pensa per esempio ad un Doppio o Triplo Top/Bottom. Il Doppio è uguale ma manca la testa, il Triplo ha la testa alta come le spalle.

Come la distinguiamo da una struttura di continuazione?

Dopo la creazione della Spalla 1 il prezzo sale fino alla Testa (non sapremo ancora che lo sono).

Controlliamo i volumi: se sono in relazione con l’aumento di prezzo (aumentano con la creazione della testa) allora non abbiamo per il momento nessun campanello d’allarme. Se non superano i valori di volume della creazione della spalla, abbiamo un problema.

Potrebbe essere un primo segnale di perdita di forza del Trend Bullish, ma ancora non abbiamo segnali decisivi.

La situazione peggiora quando il prezzo corregge al di sotto della Spalla 1, bucandola. 

Essa in quanto precedente massimo fungeva da supporto, ma non è bastato a far rimbalzare il prezzo. 

In questo momento abbiamo la certezza che il Trend Bullish si sia arrestato, ma potrebbe essere solo un rallentamento, un calo momentaneo. 

Con la creazione della Spalla 2 (Lower High) le possibilità che il trend non sia divenuto laterale ma ribassista aumentano. A questo punto tutte le nostre posizioni rialziste (Long) dovrebbero già essere state chiuse. 

I segnali però non bastano ancora ad assicurarci un inizio di un Trend Short.

Abbiamo la certezza quando viene rotta anche la Neckline. La Neckline è una linea che tracciamo quando notiamo l’esistenza della testa e delle tue spalle. Passa per i minimi alla base della Testa.

Solitamente è una linea leggermente inclinata verso l’alto o orizzontale. Il volume dovrebbe aumentare con la sua rottura. 

Possiamo aspettarci in seguito un piccolo movimento al rialzo, un tentativo di riacciuffare i livelli appena persi, che solitamente si conclude con un tocco della Neckline nella sua parte inferiore.

Le formazioni "Doppio e Triplo Top/Bottom"

guida trading triplo top

Con formazioni di Top il volume solitamente diminuisce ad ogni tocco della resistenza e aumenta alla rottura del supporto. L’opposto con la formazione di Bottom.

In figura è rappresentato il Triple Top. Anche il “Double Top/Bottom” è una formazione che possiamo trovare molto spesso, equivalente ma con solo due Top o due Bottom.

Ricordati che la struttura è confermata solo quando viene rotta: quando si perde il supporto in caso di Top e quando si rompe la resistenza in caso di Bottom.

Le formazioni "Fondo a U e Spikes"

Come fare l'Analisi Tecnica di un grafico | Guida Trading Base

Queste sono formazioni più rare delle precedenti e sicuramente poco prevedibili.

Il fondo a U lo identifichiamo con un movimento lento e graduale che va a formare una figura a tazza o, appunto, a U.

Lo Spike è quello che vedi in figura, un movimento repentino caratterizzato da alti volumi. È una tipica reazione a notizie importanti, sia negative che positive.

Le Formazioni di Continuazione

Le formazioni di Continuazione indicano una pausa del Trend in atto, di durata solitamente medio/breve, e poi una ripresa del precedente movimento.

Le principali formazioni sono:

  • Triangoli
  • Flags / Bandiere
  • Pennant
  • Wedges
  • Rettangoli

I Triangoli

Esistono tre tipi di triangoli:

  • simmetrico
  • ascendente
  • discendente

Il Triangolo simmetrico ha la linea superiore discendente e la linea inferiore ascendente. Se si forma dopo un trend rialzista è rialzista e viceversa.

guida trading triangolo 1

Il triangolo ascendente ha la linea superiore orizzontale e la linea inferiore ascendente. Solitamente è una formazione che si rompe a rialzo.

guida trading triangolo 2

Il triangolo discendente ha la linea inferiore piatta e la linea superiore discendente. È solitamente ribassista.

guida trading triangolo 3

La distanza tra il primo top e il primo bottom del triangolo è circa il movimento che ci si aspetta una volta rotto. Alla rottura ci si aspetta anche un importante aumento di volumi, solitamente bassi all’interno della struttura.

I Flags e Pennants

Queste formazioni sono tanto comuni quanto brevi. Possono essere sia canali discendenti che triangoli, non importa. 

Quello che li differenzia da altre strutture è la loro brevità: rappresentano sempre un breve stop prima di una ripartenza del trend principale. 

Hanno quindi volumi e volatilità molto minori rispetto ad altre strutture.

Questa è una Bullish Flag. Se al posto di un canale discendente ci fosse stato un triangolo sarebbe un Bullish Pennant.

guida trading flag pennant

La formazione Wedge

La formazione Wedge è simile alle precedenti: è un triangolo con la sola differenza che entrambe le linee sono opposte al trend principale.

guida trading wedges

In questo caso: trend rialzista, entrambe le linee discendenti.

I rettangoli

È la figura per eccellenza di lateralizzazione. È una zona rettangolare dove il prezzo stalla per un periodo anche lungo. 

In questo caso è lo studio del volume che ci aiuta a capire se il prezzo invertirà il trend e lo proseguirà. 

Una particolarità di questa situazione è la possibilità di sfruttare la volatilità del prezzo all’interno del range.

guida trading rettangolo

Analisi del Volume e Open Interest (OI)

L’analisi del volume si applica ad ogni mercato, mentre l’open interest solamente al mercato dei Futures.

Entrambi vengono usati come indicatori di conferma di quello che abbiamo già tratto dal movimento del prezzo, che rimane la metrica principale.

Il volume è il numero di titoli/asset/contratti scambiati in un determinato periodo. Si utilizza solo per grafici giornalieri o ancora più corti.

Open Interest in Italiano significa letteralmente “Interesse aperto“. Si intende il numero di contratti ancora aperti a fine giornata. Viene calcolato come totale dei contratti sia Long che Short.

È utile a capire la forza del trend in atto controllando se stanno entrando o uscendo soldi nel mercato.

Quindi un OI basso non significa che il prezzo scenderà, ma indica una minor forza del Trend in att0, che può essere sia rialzista che ribassista.

In generale, una divergenza tra l’andamento del prezzo e l’OI è un segnale di inversione di Trend, perché indica un inizio di debolezza di esso.

Come avrai capito, sono due metriche similari.

Le medie mobili

Tra tutti gli indicatori tecnici le medie mobili sono le più utilizzate. Ne esistono ovviamente di più tipi e sono molto personalizzabili in base al lasso di tempo che vogliamo considerare.

Esse sono delle medie che vengono calcolate sull’ultimo tot numero di periodi.

Se per esempio siamo in un grafico giornaliero e usiamo una media a 10 periodi, allora la media sarà calcolata sugli ultimi 10 giorni.

Quindi mobile perché ogni periodo trasla in avanti e calcola un valore differente.

Una media mobile è però differente dagli strumenti che abbiamo visto fino ad adesso, essa non anticipa il mercato ma può solo seguirlo. Questo per definizione matematica. 

Infatti il calcolo della media viene fatto alla fine di un periodo.

Proprio per ovviare a questa natura sono state create medie mobili differenti, che seguono maggiormente i movimenti più recenti del prezzo. Per esempio la media mobile esponenziale

Essa viene usata molto per l’analisi dei grafici delle Criptovalute, essendo molto volatili.

Nonostante le medie mobili siano indicatori ritardatari, si possono usare per segnali di acquisto e vendita.

Un utilizzo classico è quello di una sola media mobile. Con il superamento di essa si ha un segnale di acquisto e viceversa. Le medie mobili essendo indicatori matematici possono essere anche utilizzati da Trading Bot in totale automazione.

Un altro metodo è utilizzare due medie mobili: una di breve periodo (5-10 giorni per esempio) e una di lungo periodo (20-50 giorni). 

L’incrocio a rialzo della media più veloce su quella più lenta è un segnale di acquisto (significa che il prezzo sta performando meglio nell’ultimo periodo), chiamato in gergo Golden Cross.

L’incrocio a ribasso è un segnale di vendita, chiamato Death Cross.

Ma in situazioni di mercato non volatile le medie non performano bene quanto altri indicatori.

C’è in particolare un insieme di indicatori che performa molto bene in quelle situazioni: gli oscillatori.

Gli Oscillatori

Gli oscillatori vengono utilizzati soprattutto in periodi dove il mercato è privo di tendenza. Non solo però. Anche in fasi di trend ben definito per individuare fasi di eccesso.

Per esempio in un trend Bullish per capire quando il prezzo è in ipercomprato e potrebbe rintracciare.

Possono essere utili anche ad anticipare la fine di un Trend. È importante tenere a mente, come per le medie mobili, che sono indicatori secondari. Inoltre potrebbero esserci situazioni in cui non sono valide guide.

Gli oscillatori hanno questa rappresentazione:

guida trading oscillatori

La linea centrale rappresenta lo zero. I picchi alti sono situazioni di ipercomprato e quelli bassi di ipervenduto.

Momentum

Il Momentum è uno degli oscillatori più utilizzati. Misura il tasso di variazione dei prezzi rispetto ai loro livelli effettivi.

La formula del Momentum è: ultimo prezzo di chiusura – prezzo di X giorni precedenti. Solitamente si utilizza un intervallo di 10 giorni.

Lo studio del Momentum può essere molto utile per controllare un Trend. Mi spiego meglio: può darci segnali importanti sul suo andamento e sulla sua forza.

Se i prezzi stanno salendo e il Momentum anche (movimenti sono concordi), allora il trend sta accelerando.

Quando i prezzi continuano a salire ma il Momentum inizia a scendere, abbiamo un importante segnale di perdita di forza del Trend. L’opposto con un Trend in discesa.

Anche se è uno strumento complicato da utilizzare, soprattuto perché bisogna capire il momento giusto, è molto prezioso in quanto riesce ad anticipare il mercato.

RSI

Questo oscillatore è molto popolare ed è il miglioramento del precedente Momentum. 

Questo non significa che il Momentum non va utilizzato, perché resterà sempre valido, ma l’RSI è una versione molto più semplice da utilizzare.

Risolve problemi come i movimenti errati che il precedente poteva fare in situazioni di mercato particolari e assegna anche un range verticale fisso tra 0 e 100.

Nonostante potrebbe non interessarti, ti lascio comunque la formula in caso tu sia curioso:

RSI = 100 – [100/(1+RS)]

RS= media chiusure a rialzo di x giorni / media chiusure a ribasso di x giorni

Il funzionamento è il solito: zona alta (>70), ipercomprato e zona bassa (<30), ipervenduto.

Sono molto utili le Trendline, come sul grafico dei prezzi. Si possono analizzare rotture di esse come in un grafico dei prezzi. Questo rende l’utilizzo dell’RSI più semplice del Momentum e preferibile da molti.

Conclusione

Sei giunto alla conclusione della prima Guida al Trading. In questa Guida abbiamo studiato quelli che sono i principali strumenti per l’analisi tecnica, che bastano già per costruire una buona strategia profittevole. 

Ovviamente quello che serve più di tutti è fare esercizio, provare e sperimentare. Solo in quel modo, passandoci ore e ore, potrai riuscire a guadagnare con costanza. 

Il motivo per cui la maggior parte della gente perde soldi nei mercati è che pochissimi riescono a continuare a provare e provare ancora mentre stanno perdendo soldi. La maggior parte delle persone molla. 

Salva questa guida per poterla consultare ogni volta che ne hai bisogno. A presto! 

Conclusione

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